La Manovra di Bilancio 2024, composta dalla Legge di bilancio e dal Decreto-legge del 18 ottobre 2023 n. 145 (cosiddetto “Decreto Anticipi”), prevede alcune importanti misure per il settore del lavoro autonomo professionale.
Innanzitutto, le novità che giudichiamo positive in tema di ISCRO, l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, riconosciuta ai lavoratori autonomi professionali con partita Iva iscritti alla Gestione Separata INPS. La misura da sperimentale passa ad essere strutturale e viene ridotta l’aliquota di contribuzione aggiuntiva a carico dei professionisti. Ampliati anche i requisiti di accesso. Dal 2024 si prevede infatti un’aliquota di contribuzione aggiuntiva di 0,35 punti percentuali, anziché di 0,51 come previsto, in precedenza, per gli anni 2022 e 2023. Tra i requisiti di accesso alla misura cambiano, in particolare, il reddito dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda (non superiore a 12 mila euro, in precedenza 8.145 euro) e la partita Iva (aperta da 3 anni, anziché 4, alla data di presentazione della domanda).
Da sottolineare che purtroppo non è stato previsto l’accredito di contribuzione figurativa per l’indennità, considerandola, al contempo, reddito imponibile (nella precedente versione, prevista dalla legge n. 178 del 2020, l’indennità non concorreva alla formazione del reddito).
E’ fondamentale ora che vengano coinvolte le Forme aggregative delle associazioni professionali di rappresentanza delle professioni non organizzate in ordini o collegi, di cui alla Legge 4/2013, comparativamente più rappresentative nel territorio nazionale, per la definizione dei percorsi di aggiornamento professionale che condizionano l’erogazione dell’indennità.
Un’ulteriore novità è la misura che prevede in via sperimentale, per il biennio 2024-2025, il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.
Si tratta della facoltà riconosciuta anche agli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla gestione separata, privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione, di riscattare i periodi antecedenti alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, parificandoli a periodi di lavoro.
Per quanto invece riguarda il decreto collegato alla Manovra, è positivo il rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette per le persone fisiche, titolari di partita Iva con ricavi o compensi fino a 170mila euro, entro il 16 gennaio 2024 oppure in cinque rate mensili di pari importo con gli interessi (4% annuo). Ci auguriamo che possa divenire un intervento strutturale e non valga solo per il 2023.
Qui il link alla Legge di bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/12/30/23G00223/SG (ISCRO all’art.1 commi 142-155)
Sulle richieste per il futuro una breve dichiarazione della Presidente di Confcommercio Professioni.