Lo scopo dell’immagine è rappresentare visivamente l’importanza e le novità della Legge di Bilancio 2025 per i professionisti, con particolare attenzione agli aspetti fiscali e normativi. L’immagine, simile a una prima pagina di un giornale, evidenzia il titolo “Legge di Bilancio 2025” insieme al nome del giornale “Confcommercio Professioni”. Serve per attirare l’attenzione del pubblico e comunicare l’autorevolezza dell’informazione, ideale per utilizzo in articoli, post sui social media o materiali promozionali.

LEGGE DI BILANCIO 2025: le novità per i professionisti

Con l’approvazione da parte della Camera dei deputati in prima lettura avvenuta venerdì 20 dicembre, la legge di bilancio si avvia verso l’ approvazione al Senato. Allo stato attuale per i professionisti  sono poche le norme di specifico interesse e non tutte positive.

In particolare è stato introdotto un parziale esonero contributivo per le lavoratrici autonome madri di due o più figli. È una misura favorevole, anche se, tuttavia, ci sono dei limiti particolarmente stringenti per ottenerla: il parziale esonero è escluso per le lavoratrici autonome che utilizzano il regime forfetario e per coloro che posseggono un reddito, ai fini contributivi, superiore ad euro 40.000,00. 

Altra novità particolarmente importante, soprattutto sotto il profilo pratico, è quella relativa all’obbligo di effettuare dei pagamenti con modalità “tracciate” (POS, bonifici, etc.) ai fini della deduzione di alcune spese dal reddito di lavoro autonomo. Ci si riferisce alle spese di rappresentanza, trasferta, alimentari, di viaggio, sostenute dal professionista nell’adempimento dell’incarico. Prima della riforma queste potevano essere dedotte dal reddito di lavoro autonomo – a patto, naturalmente, che si disponesse della prova del pagamento secondo la normativa fiscale -, indipendentemente dalla modalità di pagamento. Dal 2025, invece, sarà altresì necessario che il pagamento avvenga con una modalità tracciata. La previsione complica la gestione economica ordinaria dei professionisti i quali, in sostanza, non potranno più ricorrere al contante per dedurre questo tipo di spese.  

Per quanto riguarda i professionisti che applicano il regime forfetario, si segnala che è stato innalzato a 35.000 euro (da 30.000 euro) il limite di reddito di lavoro dipendente e assimilati (come la pensione) che preclude l’accesso al regime forfetario. In sostanza, dal 2025, potranno accedere alla flat tax coloro che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati sino a euro 35.000,00.

Va poi menzionato il fatto che la Legge di bilancio rende strutturali le tre aliquote IRPEF (23%, 35% e 43%), che erano state introdotte per il 2024 in attuazione della Legge delega fiscale. Purtroppo, la Legge di bilancio non è riuscita a confermare la proposta di abbassare la seconda aliquota – quella del 35% – al 33%, né ad estenderla per i redditi sino a 60.000 euro; previsione questa che era particolarmente auspicata, per i redditi vicino ai 50.000 che ne avrebbero tratto  il maggior  beneficio.

È stato Infine profondamente modificato il funzionamento delle detrazioni fiscali. Il nuovo sistema prevede un nuovo sistema di coefficienti per i redditi meno elevati e per le famiglie più numerose, fino a prevedere dei limiti di spese massime detraibili, quando si raggiungono 75.000,00 euro o 100.000,00 euro. 

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