Gestione separata Inps, Iscro, formazione, equo compenso e pensione integrativa per i professionisti tra i temi affrontati nel corso dell’incontro
La Presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni, ha partecipato il 18 gennaio all’audizione nell’ambito dell’esame del Disegno di legge C. 1532-bis in materia di lavoro presso la XI Commissione Lavoro Pubblico e privato della Camera dei deputati
E’ stata un’occasione per sottoporre all’attenzione degli Onorevoli componenti della Commissione, l’indagine svolta da Confcommercio professioni con Format Research lo scorso novembre 2023, che offre gli strumenti per delineare il contesto in cui si muovono i professionisti non organizzati in ordini o collegi o “associativi”.
Molteplici sono i dati che emergono dall’indagine e sono rilevanti per le misure di policy, con riferimento ai temi di competenza della Commissione lavoro. In particolare:
- oltre il 73% dei professionisti non organizzati è iscritto alla Gestione separata Inps. Di questi il 56,9% lo è in via esclusiva.
- I professionisti intervistati in gran parte ritengono inadeguate alcune prestazioni assistenziali della Gestione Separata INPS e il 47,4 % di essi manifesta l’interesse per prestazioni assistenziali quali i piani di continuità operativa in caso di perdita temporanea del fatturato E’ un dato che conferma l’esigenza dell’ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. Una misura introdotta, grazie al consenso di tutte le forze politiche, con la legge di bilancio 2021,ma solo in via sperimentale per i professionisti della Gestione separata INPS, e che ora è stata resa strutturale con la Legge di bilancio 2024 con miglioramenti significativi.
Tra i correttivi, per la gran parte positivi, alla misura, la Presidente ha, però, sottolineato come risulta contraddittorio non prevedere l’accredito di contribuzione figurativa per l’indennità, considerandola, al contempo, reddito imponibile (l’indennità non concorreva alla formazione del reddito nella fase sperimentale). La Presidente ha evidenziato come opportuno in tal senso, modificare tali disposizioni e introdurre, almeno, la contribuzione figurativa in coerenza con quanto il nostro ordinamento prevede per gli ammortizzatori sociali.
Inoltre, ha auspicato un coinvolgimento delle forme aggregative delle associazioni professionali di rappresentanza delle professioni non organizzate in ordini o collegi di cui alla legge 4/2013, che siano comparativamente più rappresentative nel territorio nazionale, per la definizione dei percorsi di aggiornamento professionale che condizionano l’erogazione dell’indennità.
3. il 73, 6% dei professionisti non organizzati ha partecipato almeno una volta ad una attività di formazione per la sua professione e circa il 73% ritiene che la formazione possa rappresentare un fattore di crescita per la propria professione.
E’ perciò sempre più evidente che occorre investire sulle professioni sia attraverso il rafforzamento del sistema scolastico e universitario, post laurea e della formazione continua e manageriale, sia attraverso servizi e strumenti orientati non solo al lavoratore dipendente ma anche al lavoratore autonomo per garantire la riconoscibilità delle competenze sul mercato, potenziando il ruolo svolto dalle associazioni di professionisti in base alla legge 4/2013.
Così come va sottolineata l’esigenza di risolvere la persistente difficoltà di reperimento di figure e profili professionali che rispondano alle reali esigenze del mercato, migliorando il match domanda-offerta di lavoro attraverso l’attuazione allo Sportello del lavoro autonomo, con un ruolo per le associazioni a livello territoriale, secondo quanto previsto dalla legge 81/2017.
4. il 56,7% dei professionisti non organizzati lavora con PA e grande committenza e di questi il 73,5% ritiene che sia utile fissare un equo compenso nei confronti di questi committenti.
Sono dati che confermano il valore della legge 21 aprile 2023, n. 49, che definisce equo il compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale nonché conforme ai parametri per la determinazione dei compensi previsti dalla legge. La legge costituisce sicuramente un primo importante passo, la cui efficacia dovrà valutarsi in fase di attuazione. Positivo che la norma sia volta a contrastare gli effetti dello squilibrio contrattuale tra professionista e contraenti forti, compresa la pubblica amministrazione, e che le professioni non organizzate della legge 4/2013 siano comprese nella nuova disciplina.
Confcommercio Professioni partecipa al Tavolo permanente per la determinazione dei compensi equi per i professionisti della legge 4/2013, in vista del decreto del MIMIT che dovrà fissarne i parametri.
5. quasi il 28% dei professionisti non organizzati hauna pensione integrativa mentre il 34,5% ha intenzione di aderirvi. Significa che c’è almeno la consapevolezza che i professionisti potrebbero non vedersi attribuite pensioni coerenti con quanto versato alla gestione Inps.
A questo proposito, la Presidente ha evidenziato l’importanza della previdenza integrativa sottolineando che nell’ambito della previdenza di secondo pilastro, Confcommercio ha promosso l’apertura anche ad imprenditori, autonomi e liberi professionisti del fondo pensione Fon.te. – Fondo pensione complementare per i dipendenti da aziende del terziario (commercio, turismo e servizi);
6. la Presidente ha inoltre ribadito l’opportunità di garantire ai professionisti non organizzati in ordini e collegi iscritti alla gestione separata Inps e, in linea generale, a tutti i lavoratori autonomi, la piena deducibilità – nel medesimo ammontare riconosciuto ai lavoratori dipendenti – dei contributi destinati non solo ai fondi integrativi “puri” del SSN ma alla totalità delle forme di sanità integrativa, sia come misura di riduzione della disparità di trattamento tra questi ultimi e i lavoratori dipendenti, sia come opportunità di sviluppo del sistema di welfare per assicurare ai lavoratori coperture previdenziali e sanitarie integrative a quelle offerte dal sistema pubblico.
Infine, la Presidente Fioroni ha sottolineato l’esigenza di permettere ai professionisti della Legge 4/2013 di far parte delle Società tra professionisti, in quanto tali, oltre alla facoltà di costituire Reti tra professionisti, come previsto dal Jobs Act degli autonomi del 2017.
Leggi la memoria di Confcommercio Professioni e alcune proposte specifiche di Associazioni aderenti a Confcommercio Professioni