“Positivo l’intento della proposta di legge che va accolto con favore, perché mira a riformare e rafforzare la disciplina in materia di equo compenso per i professionisti nei confronti dei clienti forti, compresa la Pubblica Amministrazione, ed estende la disciplina alle professioni non organizzate in ordini o collegi di cui alla legge 4 del 2013”: questo il commento di Confcommercio Professioni all’approvazione della Camera del provvedimento sull’equo compenso delle prestazioni professionali.
“Resta, però, un elemento di criticità – prosegue la nota – il fatto che l’intero impianto della proposta è basato sul modello di regolamentazione delle professioni ordinistiche e si limita ai soli rapporti di natura convenzionale. Pertanto, una volta che il provvedimento sarà approvato definitivamente anche al Senato, occorrerà un’ampia interlocuzione e confronto con la rappresentanza delle professioni non organizzate in ordini o collegi per definire le modalità di attuazione delle nuove tutele introdotte al fine di poterle applicare a tutte le professioni oltre che per individuare i parametri di riferimento per la determinazione del compenso equo”.
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