Equo compenso: i correttivi necessari al testo in Senato

Le istanze di Confcommercio Professioni negli emendamenti presentati

All’esame del Senato per la seconda lettura il DDL “Disposizioni in materia di equo compenso nelle prestazioni professionali” (Atto Senato 2419). Con riguardo agli emendamenti presentati, alcune delle nostre richieste di modifica sono state recepite dalla gran parte delle forze politiche rappresentate in Parlamento.

Confidiamo nella loro approvazione, altrimenti il provvedimento rischia di non essere completo ed efficace.

Occorre:

  • chiarire l’ambito di applicazione che comprenda anche le professioni regolamentate e non organizzate in ordini o collegi (ad. es. guide turistiche);
  • valorizzare il ruolo di rappresentanza delle associazioni ai sensi della legge 4/2013 e delle relative forme aggregative nel coinvolgimento per la determinazione dei criteri con cui individuare i parametri dell’equo compenso;
  • garantire all’interno dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso una rappresentanza adeguata del mondo del lavoro autonomo professionale con criteri analoghi a quelli utilizzati per la composizione del Tavolo Tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  • chiarire e rafforzare l’applicazione della normativa in materia di equo compenso nei confronti della Pubblica Amministrazione;
  • estendere  l’equo compenso a tutti gli incarichi professionali (non alle sole convenzioni) e, in ogni caso, quando sussista un possibile squilibrio tra committente e professionista.

L’audizione di Confcommercio Professioni in Senato

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