Confcommercio Professioni commenta l’anticipazione al prossimo 30 giugno, rispetto alla scadenza fissata in precedenza al primo gennaio 2023, della multa (ossia la sanzione amministrativa fissa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata) per gli esercenti professionisti che non dovessero accettare pagamenti con carte di credito e di debito. La misura fa parte del “pacchetto” di norme fiscali inserite in un decreto di attuazione di alcuni obiettivi del PNRR in discussione in Senato.
Nel testo è stato inserito l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite Iva in regime di vantaggio e in regime forfettario. Fino al 1 gennaio 2024, però, sono esonerate in caso di ricavi o compensi fino a 25mila euro.
“Solo una piccola parte di professionisti, dato il tipo di attività svolta, utilizza i mezzi elettronici di pagamento. La maggioranza viene pagata prevalentemente tramite bonifico. Per questo la tenuta del POS, o di altri mezzi analoghi, è solo un costo aggiuntivo. Vanno quindi ridotti i costi e le commissioni fino alla gratuità dei micro pagamenti”, così Confcommercio Professioni sull’introduzione delle sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici prevista dal Decreto di attuazione del Pnrr.
“Purtroppo a questa novità – prosegue Confcommercio Professioni – si aggiunge l’obbligo di emissione della fatturazione elettronica per i professionisti che rientrano nel regime di vantaggio e in quello forfettario, un ulteriore adempimento da gestire proprio in questa fase di difficoltà legata alle crisi in atto, e per la quale occorreranno adeguate soluzioni tecnologiche e digitali”. L’esenzione dall’obbligo per coloro che non superano ricavi o compensi 25 mila euro annui è, per Confcommercio Professioni, “una buona notizia anche se ha effetto limitato nel tempo”.