Recovery Plan: servono progetti per la competitività e ripresa delle professioni

La proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvata dal Consiglio dei Ministri e presentata al Parlamento non mette espressamentein evidenza un ambito del lavoro che costituisce una fetta rilevante dell’occupazione del Paese, illavoro autonomo professionale. Le professioni esercitate in forma autonoma offrono, peraltro, prospettive occupazionali importanti soprattutto nei settori più innovativi per la competitività del Paese. Pertanto il Piano non può trascurare interventi mirati a questa componente importante del mercato del lavoro.

Secondo l’ultima ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio, sono oltre 1 milione e 400mila i liberi professionisti, cresciuti tra il 2008 e il 2018 del 24,2 per cento. Tuttavia, tra questi, a crescere di più, del 71,6 per cento nello stesso periodo, sono i professionisti non ordinistici, tra cui le nuove professioni, circa 390mila persone che operano per la quasi totalità nei servizi di mercato. Questa tipologia di professionisti rappresenta il segmento più dinamico dell’occupazione, dove più della metà svolge attività scientifiche e tecniche, ad elevata specializzazione. Tuttavia, se, da un lato, nel decennio considerato l’occupazione è cresciuta ed è cresciuto di oltre il 30 per cento il reddito complessivo generato da queste professioni, dall’altro, diminuisce del 22,6 per cento il reddito medio pro capite dei medesimi professionisti che si ferma a 16.600 euro.

L’emergenza sanitaria legata al contenimento del Covid-19 e la conseguente crisi economica hanno messo nuovamente al centro del dibattito politico la necessità di individuare strumenti più idonei per rendere il mercato del lavoro flessibile, inclusivo e resiliente. Questo vale anche per il lavoro autonomo professionale e non va dimenticato.

Nel contesto di crisi in atto, inoltre, i professionisti hanno trovato soluzioni parziali nelle misure stabilite dai decreti emergenziali, ma continuano ancora a subire l’effetto del rallentamento e, in alcuni casi, del fermo della propria attività sul loro fatturato, anche in termini di mancati pagamenti da parte dei loro clienti. Ci attendiamo che le ingenti risorse messe in campo a livello europeo siano destinate a progetti mirati anche alla competitività e ripresa delle professioni.

Confcommercio Professioni nel costante confronto con le Associazioni che ne fanno parte sta producendo una sintesi di proposte utili per una riflessione da portare ai tavoli istituzionali.

Di seguito la proposta di PNRR approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 12 gennaio e comunicata a Senato e Camera il 15 gennaio 2021.

Il testo del PNRR al Senato

Il testo del PNRR alla Camera

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