La chiave strategica suggerita da AIOM
Nel settore dei matrimoni, che genera, su tutto il territorio nazionale, un indotto annuo di decine di miliardi di euro ed è tra i più colpiti dagli effetti della pandemia, gioca un ruolo fondamentale la categoria dei wedding planner attorno ai quali ruotano anche le diverse altre professionalità del comparto. Nel 2020 sono stati annullati quasi tutti gli eventi in programma e il danno economico che si ripercuoterà anche nel 2021 colpirà maggiormente i professionisti e le piccole imprese individuali, molte delle quali, se non verranno supportate adeguatamente, rischieranno la chiusura e il fallimento.
AIOM (Associazione Italiana Organizzatori Matrimoni) sta partecipando ai tavoli istituzionali, con proprie iniziative e in collaborazione con altre associazioni di categoria per ottenere interventi di sostegno per i wedding planner, ma soprattutto supporta da associata le molteplici iniziative e proposte promosse da Confcommercio Professioni, la Federazione di settore che dà rappresentanza alle associazioni professionali nel sistema Confcommercio.
“L’impegno è già molto ma non è sufficiente – dichiara Tiziana Lucioli, presidente di AIOM – certamente dobbiamo cercare di ottenere agevolazioni e contributi per sostenere le attività colpite affinché sopravvivano in questo periodo terribile per l’economia, ma oltre ciò, è fondamentale iniziare a pensare ad una ripartenza più veloce possibile e per questo dotarci di strumenti strategici che puntino sulla qualità.”
AIOM, costituita nel 2006, è da sempre impegnata nel riconoscimento della professione del wedding planner, nel promuovere e sviluppare strumenti per la certificazione e l’attestazione delle competenze; strumenti che costituiscono chiavi strategiche di sviluppo e crescita economica.
“Quando tutto questo finirà, ci troveremo in un mercato profondamente segnato – spiega Lucioli – è impensabile credere che tutto possa tornare come prima. Ci troveremo in un settore in cui, probabilmente, si lavorerà con budget ridotti e con una clientela molto più esigente e selettiva. Ma queste apparenti difficoltà saranno, invece, una straordinaria opportunità di affermazione e crescita per i tanti professionisti che lavorano in qualità, in modo serio e professionale e con competenze riconosciute dal mercato.”
Anche per questo AIOM ha deciso di promuovere l’accesso al sistema di certificazione stipulando una convenzione con l’Ente di Certificazione UNITER, accreditato presso Accredia per diversi sistemi di Certificazione di aziende e professionisti, tra i quali la Certificazione Wedding Planner.
Grazie alla convenzione tra AIOM e UNITER, gli associati possono accedere al sistema di certificazione usufruendo di assistenza e agevolazioni per certificare la qualità della propria professione secondo la Prassi di riferimento UNI-PdR 61:2019, con un sistema accreditato da ACCREDIA in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024, al massimo livello attualmente possibile in Italia e riconosciuto a livello internazionale.
“La certificazione offre garanzie sulle capacità di un professionista di operare con competenza e professionalità – spiega Silvia Trivini, referente per l’Ente UNITER – perché queste sono attestate attraverso un processo di valutazione terzo e indipendente. L’ente di certificazione controlla anche il mantenimento nel tempo di questi requisiti verificando i necessari aggiornamenti, l’assenza di reclami, il rispetto del codice deontologico. La certificazione quindi conferisce, a chi la possiede, un reale vantaggio competitivo sul mercato rispetto agli altri soggetti non certificati e rappresenta un impegno per il professionista verso tutti gli stakeholders.”
Questo è un traguardo importante. “C’è ancora molto da fare – precisa Lucioli – ma in AIOM stiamo lavorando duramente innanzitutto per far capire ai tanti professionisti quanto sia importante accedere al sistema di certificazione delle competenze perché, proprio questo, può fare la differenza tra la propria attività, condotta in modo serio e professionale, rispetto a quello che fanno i tanti pseudo wedding planner improvvisati. E’ arrivato il momento di segnare il perimetro della professionalità e credere che la qualità debba essere certificata.”
“Auguro buon lavoro ad AIOM che sta avviando un percorso importante per valorizzare le competenze e favorire riconoscibilità nel mercato dei professionisti associati” dichiara Anna Rita Fioroni, Presidente di Confcommercio Professioni.
Essere riconoscibili come professionisti sul mercato vuol dire avere competenze certificabili e in particolare l’obiettivo di un percorso che parte dalle prassi di riferimento Uni è quello di arrivare alle norme tecniche condivise dalle associazioni, dagli enti di rappresentanza e daglialtri soggetti coinvolti. In tale contesto, fondamentale è il ruolo giocato dalle Associazioni nella promozione di questo sistema virtuoso e nell’attestazione della qualità dei servizi professionali dei propri soci e, non per ultimo, nel valorizzare la legge 4/2013, uno dei pochi strumenti di inquadramento delle professioni non organizzate in ordini e collegi, per sostenere una riforma della stessa che consenta di coglierne a pieno le potenzialità. Tutte questioni ampiamente condivise da AIOM all’interno di Confcommercio Professioni, che come rappresentanza lavora allo sviluppo delle professioni.
Se per la maggior parte dei professionisti può sembrare ostico entrare nelle logiche dei diversi tecnicismi, il supporto dell’associazione è proprio nella semplificazione e nell’agevolazione.
“Entrare in un’associazione come AIOM rappresenta esclusivamente un vantaggio e un’occasione di crescita. Nella nostra associazione forniamo, oltre all’assistenza per l’iter di certificazione, anche supporto e aggiornamento professionale, momenti di condivisione delle esperienze e un’intensa attività di confronto e dialogo tra gli associati, anche al fine di tessere relazioni commerciali e partnership. – precisa infine Lucioli – Non capisco chi ancora oggi dice di non credere nel sistema dell’associazionismo, lo ritengo poco lungimirante dal momento che, entrare in una associazione, non rappresenta un limite alla propria imprenditorialità quanto piuttosto una occasione preziosa di sviluppo e crescita. Se poi penso alla tariffe agevolate che abbiamo confermato per il 2021, proprio in considerazione alla crisi economica di questo periodo, mi sembra persino assurdo non trovare un motivo valido per associarsi.”
La prossima sessione di esame per conseguire la Certificazione Wedding Planner è fissata dall’Uniter per il 25 e 26 febbraio 2021 e si terrà da remoto in conformità alle restrizioni attualmente previste.
“Direi che sia una opportunità preziosa per associarsi all’AIOM – conclude Lucioli – farsi assistere in tutto l’iter e prepararsi alla ripartenza in qualità.”