Dopo gli interventi del Presidente Sangalli e della Presidente Fioroni, sono intervenuti Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, che ha presentato la ricerca sull’andamento del comparto professioni, e il Prof. Alberto Brambilla, Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, che ha illustrato le prospettive per la previdenza dei professionisti della gestione separata INPS.
Vedi in allegato le slide delle presentazioni
Si è svolta quindi una tavola rotonda “animata” da esponenti del mondo politico sui temi dell’evento e sulle proposte avanzate da Confcommercio Professioni.
Luigi Marattin (Italia Viva e Azione)
“Nella scorsa legislatura c’è stato uno sforzo importante per fare una riforma sistemica del fisco italiano che non era più riformabile con interventi specifici. Il nostro fisco è rimasto a metà degli anni sessanta. La delega fiscale del governo Draghi poteva essere approvata a settembre. Oggi ci saremmo ritrovati una riforma fiscale pronta ma una scelta precisa di alcuni partiti politici ha bloccato tutto”.
Marta Schifone (Fratelli d’Italia)
“Per Fratelli d’Italia i professionisti sono un valore sociale e valoriale in contrapposizione al mero assistenzialismo. Abbiamo portato avanti battaglie che ritenevamo giuste. La nostra coerenza l’abbiamo già dimostrata con il primo atto del ministro Calderone che è stato quello di convocare il tavolo degli autonomi. Su equo compenso noi siamo molto ottimisti per noi è un cavallo di battaglia”.
Chiara Gribaudo (Partito Democratico)
“Tutti abbiamo provato a dare un contributo. Il jobs act degli autonomi lo abbiamo fatto noi e abbiamo introdotto il principio dell’equo compenso. Bisogna fare attenzione a non dare potere eccessivo agli ordini professionali, non dividiamo i professionisti tra serie a e serie b. Su equo compenso dobbiamo fare una discussione in Parlamento dialogando con le parti sociali in maniera approfondita”.
Luca Squeri (Forza Italia)
“Il tema dell’innovazione e quello della digitalizzazione sono temi primari. Il mondo delle professioni deve avere questo obiettivo. Bisogna estendere al mondo del lavoro autonomo tutte le agevolazioni possibili. Bisogna includere il mondo delle professioni nel credito d’imposta per la formazione 4.0. Sarebbe opportuno pensare all’iscrizione per i liberi professionisti non ordinistici alla Camera di Commercio”.
(Tratto da www.confcommercio.it.)