Confcommercio Professioni: necessaria una rete di protezione sociale per i professionisti

Tutela e sostegno del lavoro autonomo professionale: se ne è discusso nel corso dell’evento di ieri in diretta streaming per la presentazione dell’ultimo rapporto CNEL “Mercato del lavoro e contrattazione collettiva 2020”.

C’è bisogno di una rete moderna di protezione sociale che tenga conto delle specificità del lavoro autonomo a cominciare dalla deducibilità per questa categoria di lavoratori dei contributi versati alle forme di sanità integrativa per ridurre la disparità di trattamento con i lavoratori dipendenti.

E’ uno degli aspetti emersi dal web meeting, organizzato da Confcommercio Professioni sulle proposte da mettere in campo per la tutela e il sostegno dei professionisti, a cui hanno partecipato Donatella Prampolini, Vicepresidente Confcommercio; Anna Rita Fioroni, Presidente Confcommercio Professioni; Tiziano Treu, Presidente CNEL e Paolo Feltrin, già professore di Scienza dell’Amministrazione dell’Università di Trieste.

Punto di partenza del confronto il XII Rapporto del CNEL sul mercato del lavoro e la contrattazione che affronta anche il tema delle trasformazioni del lavoro autonomo professionale. Nel corso dell’evento, Paolo Feltrin ha posto l’accento “sulla crescita delle libere professioni non ordinistiche e del fenomeno delle carriere intermittenti e discontinue tra lavoro dipendente e lavoro indipendente per cui si segnala la necessità di allargare gli interventi alle protezioni nel mercato del lavoro e alla costruzione di un sistema di politiche attive e welfare specifico per i professionisti”.

Feltrin  ha messo in evidenza il calo di attrattività del lavoro indipendente: i lavoratori indipendenti sono diminuiti di 1.250.000 nella fascia di età 15-44 anni con titolo di studio medio-bassi, solo in parte sono stati compensati da un lieve aumento dei liberi professionisti con alti titoli di studio. Tuttavia, le professioni non ordinistiche, in particolare nei settori della salute, del tempo libero, dell’informatica, delle professioni tecniche, crescono in maniera più che proporzionale. Ad essere particolarmente interessati da carriere intermittenti e discontinue tra lavoro dipendente e lavoro indipendente sono i lavoratori in età 45-64 anni anche a causa di probabili spiazzamenti tecnologici. Ne consegue un effetto di polarizzazione dei redditi in un contesto generale di arretramento per larga parte delle professioni a cui legare il problema delle tutele che dipende dal basso livello dei redditi.Feltrin ha, inoltre, aperto la riflessione sul problema di individuare una definizione univoca di “lavoro autonomo professionale”, sulla necessità di rivedere la logica del numero chiuso alle Università e la programmazione del numero di laureati per ambito professionale e su come migliorare l’operatività della legge 4/2013.

In tema di welfare, una risposta concreta viene dal sistema Confcommercio. È stato infatti siglato l’accordo tra le parti istitutive del Fondo Pensione Fon.Te. che consentirà così a migliaia di professionisti e lavoratori autonomi di iscriversi al Fondo sfruttandone i vantaggi e costruendo una posizione di previdenza complementare in grado di integrare ed accompagnare il primo pilastro pensionistico. Per la Presidente Donatella Prampolini “dopo l’estensione delle tutele, ottenuta in questi mesi, questo è un ulteriore importante passo verso un ampliamento dei livelli di copertura di welfare integrativo anche a tutto il mondo delle professioni e dei lavoratori autonomi, rispondendo così in maniera concreta a nuovi bisogni che il sistema pubblico, per diversi motivi, non riesce pienamente ad intercettare e che trovano così composizione negli strumenti bilaterali cui il sistema Confcommercio ha dato vita”.

Per il Presidente del CNEL, Tiziano Treu: “La necessità e urgenza di costruire in Italia un sistema di welfare specifico per il lavoro autonomo professionale, come avviato in altri Paesi europei, è implicitamente riconosciuta dal regolamento europeo SURE. Con la legge 81/2017, il legislatore italiano ha riconosciuto una serie di tutele per i casi di maternità, gravidanza, malattia e infortunio, poi con l’ultima legge di Bilancio ha allargato l’intervento, sulla traccia indicata da un ddl del CNEL, e ha istituito uno strumento di garanzia del reddito per gli autonomi iscritti alla gestione separata INPS. Questa strada andrà proseguita, con le variazioni del caso, anche per i professionisti iscritti alle casse private di previdenza”.

Sulle proposte per la tutela e il sostegno dei professionisti, Anna Rita Fioroni ribadisce il giudizio positivo sull’introduzione sperimentale dell’Iscro perché “si è trattato di un intervento da lungo tempo atteso per i professionisti iscritti alla gestione separata INPS di cui si dovrà tener conto anche nel percorso di riforma per un sistema universale di ammortizzatori sociali che siano comunque sostenibili per ciò che riguarda la contribuzione”. “Tuttavia – continua Fioroni – nell’immediato servono ulteriori aiuti con ristori parametrati per tutti i professionisti in maniera equa e adeguata al calo del fatturato dell’intero ultimo anno e, sul lato fiscale, sospensione dei versamenti  ed adempimenti e rateizzazioni straordinarie anche con riguardo alle cartelle in corso”. Sulle politiche attive, la Presidente di Confcommercio Professioni afferma che “c’è una prospettiva occupazionale per i professionisti con alti titoli di studio, ed in particolare per le professioni non ordinistiche, professioni tecniche ed informatiche. Ma dobbiamo guardare ad un nuovo sistema che faciliti le transizioni occupazionali mantenendo alta l’attenzione sul valore della professionalità, sulla formazione e sulle competenze e considerando l’innovazione tecnologica una possibile opportunità per nuove fonti di valore e occupazione”.

Aperte, infine, le riflessioni sul tema dell’equo compenso, per cui occorrerà trovare soluzioni e parametri idonei e coerenti con l’esigenza di garantire la qualità oltre che la dignità del lavoro, e sulla necessità di rafforzare il ruolo delle associazioni con linee guida che puntano alla valorizzazione dei percorsi di qualificazione professionale in conformità delle norme Uni per le professioni non regolamentate.

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