Lo scorso 28 settembre, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha approvato la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza del 2023 per il triennio 2024-2026, che è stata trasmessa al Parlamento per l’esame di competenza. La NADEF aggiorna le previsioni economiche e finanziarie del DEF e anticipa i principali ambiti di intervento della manovra del prossimo triennio.
In particolare, per quanto riguarda il settore del lavoro autonomo, segnala, come tendenza recente che caratterizza l’economia italiana, l’incremento della componente dei lavoratori autonomi, che si colloca – tuttavia – ancora sotto i valori pre-pandemici.
La legge di bilancio 2024, come conferma nelle premesse il Ministro Giorgetti, finanzierà l’attuazione della prima fase della riforma fiscale approvata lo scorso agosto (leggi il commento di Confcommercio Professioni), con il passaggio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche a tre aliquote e il mantenimento della flat tax per partite IVA e professionisti con ricavi ovvero compensi inferiori a 85 mila euro. La riforma prevede, inoltre, il graduale superamento dell’IRAP, al fine di ridurre le distorsioni e gli oneri in capo alle imprese e agli operatori economici. In questo processo, si darà priorità alle società di persone e alle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni.
“Il lavoro autonomo professionale – commenta la Presidente di Confcommercio professioni, Anna Rita Fioroni – rimane un settore in continua evoluzione, come testimonia la crescente domanda di nuove professioni da parte del mercato per soddisfare le esigenze di famiglie, imprese e pubblica amministrazione. Ciò però non si accompagna ad un adeguato sistema di tutele e incentivi. In questo senso, si attende l’attuazione delle nuove previsioni contenute nel disegno di legge di Revisione del sistema di incentivi alle imprese, per cui la qualificazione di professionista, sia ordinistico che non organizzato, non osta alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti”.
In vista della prossima Legge di Bilancio, con riguardo alle tutele per i professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, Confcommercio Professioni ritiene prioritaria e urgente un’analisi dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro, leggi la posizione di Confcommercio Professioni). “E’ necessario valutarne la trasformazione in via strutturale, riducendo la percentuale dell’aliquota di contribuzione aggiuntiva prevista o, in alternativa, destinando una parte delle risorse eccedenti alle esigenze formative dei professionisti, legate soprattutto all’aggiornamento professionale”.
Occorre, inoltre, incentivare l’adesione dei professionisti alle forme di sanità integrativa, includendoli in ogni azione di sostegno alla genitorialità e di promozione di misure di welfare e per la conciliazione vita-lavoro. In caso di malattia e infortunio, è necessario estendere a tutti i professionisti la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a loro carico. Infine, conclude la Presidente Fioroni: “nell’ambito degli interventi del PNRR, previsti per la transizione digitale e green e per l’innovazione, i professionisti devono essere coinvolti nelle misure attuative, non solo come destinatari ma anche come attori di questo cambiamento sistemico, valorizzandone il ruolo e le competenze”.